Alexa Seleno
@alexaseleno
Gennaio 11, 2024

Fibrillazione del tessuto nella stampa

Questo fenomeno è essenzialmente quando le fibre di un capo escono attraverso la stampa.

La fibrillazione è un fenomeno che avviene quando le fibre si attaccano al telaio rendendo ruvida la stampa, questo spiacevole inconveniente accade solitamente con materiali misti, ma può accadere anche su cotone 100%. In genere vedrai la fibrillazione che si verifica dal sottofondo che sarà  il primo ad essere stampato. Perciò si verifica al primo contatto dell’inchiostro con il tessuto. Perciò è un problema che rimarrà per tutta la stampa incidendo negativamente anche su colori successivi sovrastampati. Per risolvere questo problema iniziamo usando capi con tessuti di qualità e non economici scadenti. Le t-shirt con trama molto stretta saranno più facili da stampare ottenendo una stampa di qualità. I tessuti cardati daranno origine a stampe di cattiva qualità rispetto ai tessuti pettinati o ring spun. Per limitare questo fenomeno usare telai molto tesi che consento un immediato distacco dal tessuto, e che scaricano bene il colore avendo un apertura di maglia adeguata.  Un altro passaggio è quello di usare una racla a rullo prima della stampa per lisciare il tessuto. Un corretto fuori contatto e una raclata lenta con la giusta pressione, permetterà all’inchiostro di trasferirsi completamente dal telaio alla t- shirt e non trascinandosi dietro l’inchiostro dalla t-shirt al telaio tirando su le fibre della maglia. Perciò provare a cambiare la racla con una più dura o viceversa , a seconda di cosa stai usando in quel momento, cambiare anche l’angolo di inclinazione della racla per consentire più passaggio dell’inchiostro sull’indumento . Esistono anche delle racle riscaldati (tipo ferro da stiro)  che consentono di lisciare la maglia prima della stampa

Giugno 18, 2014

Stampare delle buone pellicole per la serigrafia

nero-skeleton-237x300 Stampare delle buone pellicole per la serigrafiaxante_FilmMaker4 Stampare delle buone pellicole per la serigrafia

Stampa delle pellicole

Se vogliamo ottenere delle buone pellicole, dovremo dotarci di un a stampante  ink jet e di un R.I.p . in alternativa possiamo anche usare una stampante laser postscript, ma prendendo determinati accorgimenti.

Infatti una domanda che spesso ci facciamo è:  “Come faccio a stampare con la  laser e registrare perfettamente? ”

Vi fornirò una spiegazione di base di come funziona la stampante laser: il foglio della pellicola viene caricato con una carica  elettrica. Questa carica elettrica si comporta come un magnete per il toner nero che si attacca a questa. Il toner viene fuso al film con il calore, è questo processo di termofusione distorce la pellicola, non di molto, ma sufficiente ad alterare la registrazione. Il problema non è che si restringe la pellicola, il problema è che il calore restringe le pellicole tutte in modo differente, ed è questa variazione di ritiro che sconvolge la registrazione.

Ogni marca di stampante laser fa la fusione del toner a temperature diverse e, ovviamente conviene acquistare uno che fa la fusione  alla temperatura più bassa dando il minimo di distorsione. Al momento dell’acquisto di una stampante laser prendere in alcuni fogli di pellicola e fare i propri test di registrazione prima di acquistare. È importante avere una buona stampante laser, e ugualmente avere buon film laser.

Che cosa si deve fare per impostare le stesse identiche condizioni di ogni foglio di pellicola laser in modo da otterrete la contrazione stessa su ciascuno film. Quello che voglio dire è che se stampiamo un disegno a 5 colori, e impostiamo automaticamente la stampa uno dopo l’altro, l’intervallo di tempo tra ogni foglio di stampa dipende dalla quantità di informazioni che ha il canale di colore, per esempio se si stampiamo due canali di colore che hanno poco colore, il ritardo tra la stampa dei due fogli di pellicola è quasi nullo, mentre se stampiamo un canale con poco colore, seguito da un altro con un molte informazioni sul colore ecco che avremmo 10 o 20 secondi o più di ritardo tra la stampa di ogni foglio di pellicola (a seconda della memoria della stampante). Durante questo periodo la stampante laser si sta raffreddando dando una temperatura leggermente diversa per il foglio successivo del film, in questo modo il ritiro sarà leggermente diverso.

Possiamo limitare i danni e ottenere delle pellicole accettabili usando i seguenti accorgimenti

Per ottenere una registrazione quasi perfetta non stampare tutte le pellicole automaticamente, è necessario stampare ogni canale di colore individualmente. Questa operazione potrebbe richiedere un paio di minuti in più, ma otterremo degli ottimi risultati.

Prima di iniziare a stampare il tuo film è sempre meglio stampare le separazioni  su carta per assicurarsi che tutto sia corretto, prima di usare il film più costoso, questo servirà anche per riscaldare la stampante laser.
non avviare la stampa di pellicole da una stampante laser fredda ).

Quindi selezionare un canale e stamparlo, raccogliere il film, quindi stampare il canale successivo e così via fino a quando tutti sono finiti. Cercando di dare lo stesso intervallo tra una stampa e l’altra, così da non scaldare o raffreddare troppo la stampante e avere le stesse condizioni per ogni pellicola così facendo otteniamo lo stesso tipo di retrazione in ogni film.
Se fate tutto questo, e utilizzate un buon film di qualità laser e ancora non riuscite ad ottenere dei risultati accettabili, probabilmente la stampante laser non è adeguata o potrebbe essere necessario modificare alcune impostazioni, come la temperatura del fusore, o la densità del toner. Si noti inoltre che i film per  stampante laser, sono in un materiale sintetico puro, di solito in 100% poliestere materiale molto stabile, dal momento che non assorbe umidità (come fa la carta), ed è adatto per fare pellicole. E’ consigliabile spuzzare le pellicole stampate con un anneritore  per toner in modo da aumentarne la coprenza, perchè solitamente le stampanti laser  non producono pellicole con la densità richiesta. Comunque per fare delle stampe in quadricormia o simulazione con colori spot, che necessitano di estrema precisione è consigliabile una ink jet con un adeguato R.I.P. (Raster image processor)

Il R.I.P è un software che opera la codifica di tutti gli elementi  da stampare. E’, fondamentale perchè converte gli elementi digitali elaborati. In sostanza, quest’ultimo uniforma gli elementi grafici e quelli illustrativi già rasterizzati in un file bit-map, secondo la risoluzione e la retinatura in uscita appropriate, che può riguardare supporti e dispositivi di natura diversa (carta, pellicole, lastre, etc).

Per stampare le nostre immagini dovremmo tenere conto di determinati parametri come i valori della risoluzione e quelli cromatici delle immagini espressi in pixel e misurati in DPI (Dots per inch) punti per pollice, mentre nella riproduzione di retinature dovremmo stabilire il numero di linee di punti del retino cioè  (LPI, Lines per inch) linee per pollice.

Come già detto le informazioni dell’immagine sono espresse in pixel e devono essere tradotte della stampante tramite il (RIP, Raster image processor), in modo che durante la fase di stampa vengano attribuiti i giusti parametri dei retini, delle variazioni tonali di mezzatinta e fa si che  vengano gestiti in modo corretto la lineatura, cioè le linee di punti per centimetri (60/80 linee/cm); la compattezza del retino misurabile in valori percentuali ( es.50%  etc ); la forma del punto (quadrato, rotondo, romboidale, ellitico ); l’inclinazione necessaria per stampare in quadricromia, che misurata sulla diagonale dei punti sarà diversa per ogni colore( ci aiuta a diminuire l’effetto moire); la grandezza del punto del retino, che varia  nelle varie zone da quelle chiare, che avranno punti piccoli a quelle grigie e scure con punti progressivamente più grandi, per evidenziare i passaggi di chiaroscuro. Inoltre dal r.i.p possiamo controllare l’intensità del nero da stampare a seconda delle esigenze.

 

Questi parametri influenzeranno profondamente la riuscita del nostro lavoro.

Novembre 30, 2012

La Serigrafia come forma di comunicazione

infographics24-300x300 La Serigrafia come forma di comunicazione

La società moderna ci bombarda  quotidianamente con informazioni  di ogni genere.

Il nostro cervello è portato a selezionare queste informazioni,  lasciando impresse solo alcune di esse.

Gli aspetti grafici in particolare, assumono un ruolo importante nella  comunicazione visiva. La serigrafia e uno strumento utile a supportare quello che vogliamo comunicare..

Il nostro cervello è sicuramente più portato a recepire un’ immagine d’effetto  che viene usata per comunicare qualcosa, piuttosto che un linguaggio verbale a cui siamo normalmente abituati.

Insomma, dobbiamo riuscire a trasformare il nostro pensiero in immagine, così che possa giungere a tutti, anche allo sguardo più distratto.

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